Angkor Wat, che tradotto in lingua khmer significa “Tempio della Città”, è un tempio khmer, e fa parte del del sito archeologico di Angkor, in Cambogia, nei pressi della città di Siem Reap ed è stato consacrato alla divinità Vishnu. Dal 1992 è stato dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO. L'ipotesi più probabile che ha portato alla sua costruzione è che si tratti di un luogo adibito alla venerazione del Re dopo la morte. Un elemento a favore di questa tesi è costituito dall’entrata posta ad ovest, come negli edifici funerari, al contrario dei templi indù che solitamente hanno l’entrata ad est. Il complesso ha una forma rettangolare; si estende in lunghezza per circa 1,5 km (da ovest a est) e 1,3 km (da nord a sud). Tutto il sito ha un’estensione pari a 203 ettari; i muri perimetrali e interni ospitano il bassorilievo più lungo del mondo. Non solo tutto il complesso di Angkor è il più grande sito archeologico e religioso del mondo ed è talmente entrato nel cuore dei cambogiani che ne hanno fatto il simbolo nazionale così da inserirlo (unico caso al mondo) nella loro bandiera. Infine una curiosità e un mistero, uno dei tanti in realtà che avvolgono Angkor Wat, è costituito dai 1796 ritratti dettagliati e affascinati di donne,
chiamati devata, che sono raffigurate sui muri dell’intera struttura di Angkor Wat. Chi siano e che cosa rappresentano, soprattutto perché trattasi di un luogo di culto, è ancora oggetto di dibattitto tra gli archeologi e studiosi. Da sottolineare cheAngkor Wat fa parte di un complesso di templi Khmer tra cui spiccano in primis Angkor Wat, appunto, Angkor Thom, il Tempio di Bayon, Banteay Srei, e così via. Il nucleo centrale è costituito da circa 72 templi principali e da circa un migliaio di secondari. In realtà l’area totale di Angkor si estende per circa 400 km2 con migliaia di templi molti dei quali, purtroppo, in rovina. Si stima che al tempio del regno Kmher la popolazione residente si aggirava intorno ai 700.000 abitanti contro qualche decin a di migliaia delle città dell’epoca.
La storia di Angkor Wat
Una delle prima notizie che parlavano di una grandiosa città immersa nella giungla incominciarono a diffondersi in occidente verso la fine del XVI secolo grazie ai racconti dei portoghesi in fuga dall’isola di Sumatra che venne occupata dagli Olandesi. Nel 1585 un certo frate cappuccino di nome Antonio de Magdalena rese una testimonianza di angkor allo storico Diogo do Couto. La storia effettiva di Angkor Wat parte dal re Suryavarman II che lo ideò e dando il via alla sua costruzione (1113-1150). Egli diede ordine di partire con la costruzione iniziandocontemporaneamente da i 4 lati; così che l’opera fu terminata prima dei 40 anni. La prima fase di edificazione del tempio iniziò nella prima metà del XII secolo. Ancora oggi, però, non abbiamo notizie sul periodo di fondazione, e il nome originale risulta ancora sconosciuto. Nel 1177 Angkor fu saccheggiata dai Chăm, tradizionali nemici dei Khmer. L'impero fu rifondato dal un nuovo re, Jayavarman VII, che stabilì la nuova capitale e il tempio dello stato rispettivamente a Angkor Thom e a Bayon, pochi chilometri a nord. Nel XIV o nel XV secolo il tempio fu convertito al Buddhismo Theravada. Durante il XX secolo iniziarono i lavori di restauro e di pulizia di tutta l’area, interrotti solo durante solo nel periodo della guerra civile cambogiana, riportando alla luce tutta la bellezza e la complessità del sito.
Come raggiungere e come visitare Angkor Wat
Il tempio Angkor Wat si trova 320 km da Phnom Penh e a 5,5 Km a nord da Siem Reap. Con l’aereo è possibile fare scalo o a Bangkok con volo diretto a Siem Reap oppure con scalo a Phnom Penh, poiché non esistonovoli diretti dall’Italia verso la Cambogia. È immerso nella foresta pluviale cambogiana e ed circondato interamente da un canale.
Quando andare ad Angkor Wat
Per visitare il grandioso complesso di Angkor, occorrono almeno 5 giorni, includendo ovviamente Angkor Wat. Il periodo migliore per la visita al tempio è quello dove c’è minor afflusso turistico e con un clima si più umido ma meno caldo.
Durante il monsone bagnato che sipuò apprezzare meglio l’ambiente e il fascino che emana il luogo, pochè il minor affluso di gente e strutture ricettive a prezzi più accettabili e di miglior qualità disponibili, permette di godere con maggiore intensità la visita al comlplesso monumentale.
Infine vi consigliamo di informarvi riguardo ai visti d’ingresso e l’eventualità di vaccinarsi contro la malaria (ma solo nel caso si viaggi al di fuori del circuito turistico classico).
Inserito da Cristina Genna Blogger
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