“Nel cuore del Geoparco delle Madonie rinvenuti probabili monumenti megalitici costituiti da rocce monolitiche di grandezza variabile (Cromlech e Menhir) e Tholosrecentemente riscoperti ancora carichi di mistero. Su questi monumenti sono in corso studi scientifici. Saliremo sul Monte Madonna dell’Alto per visitare il Santuario Mariano più alto d’Europa a quota 1819 metri. Petralia Sottana, in Sicilia , sede del Parco delle Madonie, ha deciso di aderire alla Settimana del Pianeta Terra promossa ed organizzata in tutta Italia dalla Federazione Italiana Scienze della Terra. Di recente siamo stati insigniti anche della Bandiera Arancione del Touring Club Italiano ”. Lo ha affermato poco fa, Lucia Macaluso, Assessore ai Beni Culturali, Turismo e Spettacolo, Identità e cultura della Memoria del Comune di Petralia Sottana.
“Siamo stati tra i primi comuni di Europa a realizzare itinerari Geopark partendo da un museo Geologico – ha proseguito Macaluso – e il primo comune europeo ad avere un percorso geologico urbano presentato al meeting internazionale dei geoparks svoltosi a Belfast nell’anno 2006. Durante La Settimana del Pianeta Terra sarà possibile, accompagnati da geologi, addentrarsi nel territorio ammirando i fenomeni carsici dell’Inghiottitoio della Battaglietta, le Colonie di Coralli giurassiche e le Spugne fossilizzate del Trias costituenti una remota barriera coralligena a 1650 metri di quota, testimone di eventi geologici avvenuti più di 220 milioni di anni fa. Entreremo nel primo percorso geologico urbano creato in Europa, sito all’interno del centro storico di Petralia Sottana percorrendo strade urbane realizzate con elementi lapidei ricchi di fossili. In sintesi un museo diffuso attraverso un “sentiero” semplice nella città, segnato da borchie d’ottone e mappato; alla scoperta della storia della Terra che diventa storia degli uomini edificatori del centro urbano. Del Percorso Geologico urbano fanno parte il Museo Civico “Antonio Collisani” con la Sezione Geologica Geopark “Giuseppe Torre”. Oltre ai fossili di Corso Paolo Agliata, si possono osservare delle sorgenti che scaturiscono dalla roccia affiorante, la Chiesa Madre con i fossili presenti nelle colonne monolitiche, la Chiesa di San Pietro, la Chiesa della “Badia”, un Albero monumentale, l’Antica neviera e le Grotte di Petralia. Un modo diverso per avvicinarsi all’architettura storica, alla lavorazione artistica delle pietre, alla storia geologica di un territorio che avvince geologi, naturalisti oltre che semplici appassionati. Un sentiero originale, lontano dai soliti schemi, di grande fascino, scaturito dal dialogo dell’associazione Haliotis, il Comune di Petralia Sottana e l’Ente Parco delle Madonie, nell’ottica di valorizzare porzioni di territorio interne o limitrofe ai centri abitati che riescano ad unire in maniera naturale oltre che aspetti strettamente geologici, anche le testimonianze” dell’ “Uomo”.
Ma il panorama geologico offrirà anche uno sguardo incantevole su un territorio in cui spiccano numerosi alberi monumentali, ricche sorgenti d’acqua, cascate e cascatelle che alimentano torrenti e Fiumi.
Ma anche gli spettacolari paesaggi dove si rinvengono rocce dolomitiche a costituire anfiteatri montuosi tra i quali si erge Pizzo Carbonara, il Monte più alto della Sicilia (secondo solo al vulcano Etna), con i suoi 1979 metri s.l.m..
Domineremo altresì le suggestive vedute paesaggistiche ammirando nel contempo anche i borghi del Geoparco. Delle vere sorprese geologiche ci attenderanno nei numerosi geositi già censiti tra i quali segnaliamo il Cozzo di Sant’Otiero, un suggestivo “dente” calcareo da cui sono state cavate le colonne monolitiche della monumentale chiesa Madre di Petralia Sottana, la cui parete verticale è stata attrezzata per le scalate sportive e dove è stato scoperto un raro giacimento di stupendi fossili del Trias.
Visita anche alla Centrale idroelettrica di Catarratti (1908)
“Altro sito che si potrà visitare sarà la Centrale idroelettrica di Catarratti (1908) – ha concluso l’Assessore Macaluso – che prende il nome dall’ omonima sorgente e che rappresenta una fase importante della storia della comunità montana Petraliese, raccontando un viaggio affascinante dentro le tecniche produttive di energia pulita in cui l’ambiente naturale viene modificato dall’uomo secondo modalità rispettose della natura. Oggi la Centrale è un ottimo esempio di archeologia industriale unico nelle Madonie, capace di un valore storico-architettonico-ambientale con funzione culturale, didattica ed educativa. Attualmente l’impianto è oggetto di una nuova valorizzazione divenendo elemento attrattivo per il turismo locale nonché per il mondo scientifico e segnalato tra gli esempi di eccellenze europee siglate dal “Patto dei Sindaci”. Un piccolo gioiello dalla valenza educativa interculturale apprezzata dal mondo accademico con riferimenti anche in prestigiosi congressi internazionali sulle energie rinnovabili. In prossimità del centro urbano vi è il sito geo-archeologico di S. Miceli (sede di un sentiero geologico geopark), dove sono ancora presenti le rimanenze del monastero medievale; esso sorge a pochi chilometri dalle Petralie e sulle sue rovine sono nati molti racconti inusuali, miti e leggende avvolti da mistero. Nella zona, inoltre, ci sono stati avvistamenti di oggetti non identificati.
La Settimana del Pianeta Terra di Petralia Sottana si concluderà con un convegno titolato: “Dieci anni di Geopark Madonie” – dove si celebrerà l’anniversario dell’istituzione del Museo Geologico Geopark adesso Sezione Geologica Geopark “Giuseppe Torre”, ma si discuterà soprattutto di incremento turistico legato all’integrazione tra geologia, natura e sviluppo sostenibile.
Inserito da Cristina Genna Blogger
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