Qualcosa di poco macabro e molto banale, ma che visto sotto una certa luce può acquistare un alone di mistero da far invidia alla Psycho-casa di Norman Bates. Il fenomeno è stato battezzato Crybaby Bridges, letteralmente Ponti dei Piagnucolosi, ed è stato riscontrato su più di un ponte. La scelta è varia.
Ci sono ponti molto corti, di legno, che valicano canali quasi sempre asciutti. Ponti più lunghi, sorretti da pilastri di cemento, che saltano oltre corsi d’acqua più consistenti. Ponti di ferro che spiccano nel verde. Ponti coperti che sembrano lunghe gallerie buie.
Il fenomeno è stato battezzato Crybaby Bridges, letteralmente Ponti dei Piagnucolosi, ed è stato riscontrato su più di un ponte.
La scelta è varia. Ci sono ponti molto corti, di legno, che valicano canali quasi sempre asciutti. Ponti più lunghi, sorretti da pilastri di cemento, che saltano oltre corsi d’acqua più consistenti. Ponti di ferro che spiccano nel verde. Ponti coperti che sembrano lunghe gallerie buie.
Sono luoghi in cui si sono consumate tragedie di vario tipo: l’infanticidio di qualche moderna Medea, il decesso di un bimbo sfuggito alla sorveglianza materna e scivolato in acqua, il rito satanico a base di neonato affogato, e così via.
La storia più truce? Si dice che un uomo in preda a un attacco di follia portò la moglie e il figlio sul ponte, mise un cappio al collo della consorte e la spinse nel vuoto perché finisse impiccata, affogò il pargolo nel fiume sottostante e quindi si impiccò a sua volta. Tabula rasa, non c’è che dire.
A prescindere dal “modello” di ponte da te scelto, sarà sufficiente che tu rimanga fermo con la macchina a metà della traversata e ti metta ad aspettare. Di notte, ovviamente. Entro pochi minuti sentirai qualcuno piangere.
La maggior parte delle volte il lamento è quello di un bimbo. A volte un singhiozzo soffocato, altre volte un urlo disperato e lacerante, di quelli che solo i bambini all’apice della disperazione sono capaci di emettere. Alcuni ponti ospitano più di un’entità, altri ospitano solo voci di adulti.
Spesso queste presenze non si limitano a piangere, ma ti lasciano delle impronte sulla carrozzeria della macchina, sempre se la trovano bella impolverata. A quel punto potresti dover rinunciare a una bella sgommata dettata dal panico, perché in certi casi l’auto si rifiuta di partire e deve essere spinta fino alla fine del ponte, momento in cui l’inspiegabile guasto meccanico si risolve da solo.
In altri Stati dell’America sono presenti ponti dove sono avvenuti simili episodi o dove hanno perso la vita delle persone. Gli Stati in questione sono la Georgia, l’Illinois, l’Indiana, l’Oklahoma, il Maryland, la South Carolina, il Texas, e infine lo Utah.
Inserito da Cristina Genna Blogger
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