“Tra il 1956 e la fine degli anni ‘70, in Italia, un gruppo di persone, appartenenti a diverse categorie sociali, tra questi, il noto Console Alberto Perego, furono coinvolti in quello che è senza dubbio il più importante e meglio documentato caso di Contattismo di massa registrato nel nostro paese come caso “Amicizia”.
Gli umani sarebbero stati portati nelle loro basi ea bordo degli UFO.
Venuto alla ribalta, dopo la pubblicazione del libro “Contattismi di Massa” edito da Nexus Edizioni, la Rai gli dedica una puntata di Voyager, dove intervista Gaspare De Lama.
“Gli Amici non sono i soli extraterrestri presenti sulla Terra. Individui diversi, appartenenti ad altri popoli, sono fra noi. La Terra è un pianeta particolare all’economia di questa parte dell’Universo”
Gaspare De Lama, racconta che i W56 non sono i soli a visitarci. Tutte queste civiltà presenti tra di noi sono molto preoccupate per il tasso elevatissimo di odio-violenza-ingiustizia che stiamo vivendo, anche e soprattutto per la direzione anti-umanistica che ha preso la nostra scienza e tecnologia.
Venuto alla ribalta, dopo la pubblicazione del libro “Contattismi di Massa” edito da Nexus Edizioni, la Rai gli dedica una puntata di Voyager, dove intervista Gaspare De Lama.
“Gli Amici non sono i soli extraterrestri presenti sulla Terra. Individui diversi, appartenenti ad altri popoli, sono fra noi. La Terra è un pianeta particolare all’economia di questa parte dell’Universo”
Gaspare De Lama, racconta che i W56 non sono i soli a visitarci. Tutte queste civiltà presenti tra di noi sono molto preoccupate per il tasso elevatissimo di odio-violenza-ingiustizia che stiamo vivendo, anche e soprattutto per la direzione anti-umanistica che ha preso la nostra scienza e tecnologia.
di Nikola Duper
La storia di “AMICIZIA” -o semplicemente “la storia”, come l’abbiamo sempre chiamata- è vera, e ha coinvolto un gruppo di persone italiane e non italiane per molti anni, fra il 1956 e il 1990. Alcune di queste persone, fra cui il sottoscritto, sono ancora vive, e hanno avuto rapporti diretti (faccia a faccia) con gli Amici (chiamati anche W56), che sono extraterrestri provenienti sia da pianeti della nostra Galassia (alla distanza di centomila anni luce), sia da altre Galassie. Qui sulla Terra essi hanno raggiunto il numero massimo di 200 persone, residenti in basi (alcune vastissime) sotto terra (a circa 20 km di profondità) e sotto il mare, alcune lungo la fascia adriatica, con la prima base “storica” sotto Ascoli Piceno.
Ciò che ora brevemente dirò deriva esclusivamente da ciò cui ho partecipato in prima persona, nel corso di una lunga parte della mia vita, e dalle nostre conversazioni dirette con gli Amici. Ne ho le registrazioni, con la loro viva voce.
“Amicizia” raggruppa popoli diversi fra loro, sia per le caratteristiche fisiche (alti, piccoli, giganti, ecc.) sia per la provenienza (anche da altri Universi e altre dimensioni), ma accomunati da una scelta fondamentale verso il Bene. E’ una sorta di confederazione trasversale, in nome di un comune ideale di vita e di pensiero, pur rimanendo grandi diversificazioni fra popoli e fra individui, e fra scelte personali. Siamo agli antipodi della massificazione ideologica.
Il popolo con cui abbiamo interagito noi è composto da individui (uomini e donne, come noi) molto belli fisicamente, molto alti, circa tre metri, oppure molto piccoli. Ma questi sono aspetti secondari. Altri popoli che fanno parte di “Amicizia” sono assai diversi da noi. Ciò che conta è la sostanza, al di là delle diverse tipologie e delle innumerevoli particolarità “folcloristiche”.
Gli Amici sono nostri fratelli maggiori. Sono umani, anzi siamo noi che non siamo umani rispetto a loro. Sono assai più umani di noi, per questo non si fanno vedere. Sono “troppo” umani… E’ facile per noi adularli, ma è più facile invidiarli per la loro compiuta umanità…
Altri popoli degli Universi hanno optato per il Male, spesso rappresentato dall’adorazione della Energia e della Conoscenza-Scienza, e questo dualismo fra Bene e Male è fondamentale per comprendere la lotta tuttora in corso e le enormi difficoltà nello svelamento della verità agli abitanti del nostro pianeta.
La lotta fra il Bene e il Male è reale ed originaria, non è il frutto di una invenzione e non è una “rappresentazione”.Gli individui malvagi non sono il risultato di un esperimento scientifico mal riuscito, tant’è vero che possono liberamente scegliere di non essere più malvagi.
Questa lotta fra il Bene e il Male ha riguardato anche la vita dei terrestri del nostro gruppo, rendendoli persone particolari.
Le nostre esperienze, sia fenomeniche (incontri faccia a faccia con alcuni Amici, conversazioni con loro, dischi e altri oggetti volanti di altre forme, visioni molto ravvicinate di materializzazioni e smaterializzazioni, visite e permanenze anche lunghe nelle basi sotto terra, ecc.), sia mentali e morali, hanno segnato in modo assai profondo e indelebile le nostre vite, spesso rendendoci vulnerabili rispetto alle leggi, regole e convenzioni della realtà e società in cui abbiamo continuato a vivere e lavorare, salvo quelli di noi che hanno optato di passare il resto della loro vita con gli Amici. La realtà che abbiamo vissuto con gli Amici supera ogni immaginazione, e il silenzio assoluto con gli altri, e il continuo pensiero interiore, per anni e decenni, sono stati in noi la reazione più normale. Una sorta di ruminazione, e di crescita continua della consapevolezza e della indicibilità. Alcuni di noi hanno pagato un prezzo molto alto per la loro “diversità”, uscendo dai circuiti della normale vita sociale e lavorativa.
Alcuni di noi hanno mantenuto un segreto totale o quasi totale, aprendosi solo con pochissimi intimi, altri hanno parlato, ma hanno volutamente fornito una versione solo parziale o modificata. Le ragioni di ciò sono molteplici e complesse, perché ci sono cose che non si possono dire neppure quando si è deciso di parlare. Inoltre, è successo che parecchie delle cose rivelate sono state oggetto di gravi distorsioni, banalizzazioni, manipolazioni e interpretazioni del tutto arbitrarie, ovvero di comunicazioni scisse o schizofreniche, che affermano una cosa e subito dopo il suo contrario, ingenerando dubbio e, in definitiva, incredulità. Questo ha riguardato anche aspetti e ragioni fondamentali della presenza degli Amici fra noi, e per questo motivo è necessario intervenire rettificando, e soprattutto dicendo l’essenziale che non è stato detto, o di cui è stato detto il contrario.
Il fatto è che questa vicenda è estremamente complessa. In essa l’ambiguità, la disinformazione voluta o non voluta e la mescolanza del vero e del falso svolgono un ruolo importantissimo. Inserire un solo elemento chiaramente non credibile -per esempio auto-contraddittorio o ridicolo- in una storia vera rende l’intera storia non credibile, il che può anche essere lo scopo, conscio o inconscio, di chi riferisce la storia. Ciò non è casuale, e non dipende solo dalla volontà personale di chi scrive o parla o “rivela”, o si spaccia per un protagonista mentre non lo è stato, ma rientra in una delle leggi che regolano la presenza nascosta degli Amici sulla Terra. E’ sempre stato così anche in altre epoche. A causa di fattori che appartengono ai piani sottili -cioè i piani non fisici della realtà- e che sono difficili da verbalizzare, la presenza degli Amici fra noi è subordinata ad alcune leggi, fra cui la legge dell’ambiguità, della duplicità, dell’inganno, che caratterizza la condizione degli uomini terrestri. Tutte queste cose “negative” non sono elementi estranei o accessori o secondari, ma fanno parte costitutivamente delle regole del gioco. Ciò avviene in ogni momento, compresi i momenti dei tentativi di svelamento, come questo ora in corso.
Gli Amici non sono i soli extraterrestri presenti sulla Terra. Individui di diversi altri popoli sono fra noi, perché la Terra è un pianeta particolare nell’economia di questa parte dell’Universo. Lo scopo della presenza degli Amici non è quello di studiarci (ci conoscono assai bene, meglio di noi stessi!), ma quello di aiutarci, perché le nostre condizioni generali non appaiono loro soddisfacenti, soprattutto per il tasso elevatissimo sulla Terra di odio-violenza-ingiustizia e per la piega anti-umanistica assunta dalla nostra scienza e tecnologia. Potendo vedere i nostri pensieri e sentimenti, gli Amici vedono ci#1613; che nascondiamo dietro le maschere, le parole e i sorrisi…
Altri popoli sono qui per altri motivi, e i rapimenti di terrestri da parte di extraterrestri,nonché la creazione di ibridi, sono una realtà di cui gli Amici ci parlavano fin dagli anni ’60. Dico questa cosa perché oggi ne parlano i media, e io ricordo ci#1613; che ne dissero gli Amici, ma di parecchie altre cose di cui sento parlare non so nulla, e non ho alcun giudizio da dare, perché gli Amici non ne hanno parlato. Per esempio, non so assolutamente nulla dei cerchi di grano. Penso che gli Amici, pur dicendoci tante cose, ci abbiamo detto solo una piccolissima parte di ci#1613; che sapevano, compreso ci#1613; che sapevano sulle attività fra noi degli altri popoli. Del resto, la mia mente fa già molta fatica a capire e “digerire” le cose che ho visto o di cui gli Amici mi hanno parlato, figuriamoci se ci avessero detto tutto… Credo, tuttavia, di aver saputo da loro le cose essenziali per capire e per orientarmi, sapendo che sono vere e non sono solo “informazione”, su cui non si pu#1613; non sospendere il giudizio.
Dico che quelle cose sono vere perché ho avuto un rapporto personale con gli Amici, e ho avuto la sensazione forte che mi dicessero la verità, come quando sai che il tuo migliore amico, o la persona che ami e che ti ama, ti sta dicendo la verità. Questa è stata la mia fortuna nella vita: di potermi fidare, in un campo in cui è difficilissimo potersi fidare, grazie a questo rapporto personale. Oggi, con le possibilità, offerte dalla tecnologia, di alterare o creare le prove cosiddette “oggettive” (foto, ecc.), il fattore della testimonianza personale credibile assume un valore anche maggiore che in passato.
Gli Amici, rispetto a tutti gli altri popoli in visita sulla Terra, offrono una caratteristica assai particolare e preziosa: sono legati ai piani sottili che regolano il destino della Terra, e a quella che essi chiamano l’Anima dell’Universo, al di là del piano fisico o fenomenico, per cui hanno una sorta di controllo generale su tutto ciò che accade, anche se possono intervenire ed interferire solo a condizioni particolari, come in una complessissima partita a scacchi di cui è qui impossibile anche solo accennare alle regole principali.
Gli Amici definiscono se stessi come non già appartenenti al mondo dello Spirito, ma come coloro che “vengono subito dopo il mondo dello Spirito”. Oppure, si autodefiniscono come i “preannunciatori del mondo dello Spirito”. Essi si pongono insomma come intermedi fra noi e il mondo dello Spirito.
Rispetto alla scienza e tecnologia degli altri popoli extraterrestri, quella degli Amici è del tutto particolare e diversa, perché è ricalcata sulle leggi del mondo dello Spirito. Si tratta di una scienza e tecnologia incommensurabile con la nostra, anche con gli aspetti più innovativi della nostra fisica quantistica; ma essi dispongono anche di un’altra scienza e tecnologia, più comune, che in parte hanno tentato di condividere con noi, soprattutto nel campo dell’elettromagnetismo. Ma ciò ha scatenato in noi soprattutto desideri di avidità, possesso, competizione e onnipotenza, il che li ha indotti a ritrarsi da questo progetto di condivisione.
Gli Amici hanno vinto una grande guerra nell’Universo contro i popoli del Male, ma la partita da giocare sulla Terra è ancora del tutto aperta. Le menti di noi terrestri del gruppo, legati per sempre agli Amici da un antico patto, e le menti dei terrestri cui ci rivolgiamo, come sto facendo adesso, sono coinvolte in questa guerra, che si svolge
anche nelle nostre sfere più intime e inconsapevoli, e questo rende tutto assai difficile, al limite della indicibilità.
anche nelle nostre sfere più intime e inconsapevoli, e questo rende tutto assai difficile, al limite della indicibilità.
La razionalità è assolutamente necessaria, ma non è sufficiente per dar conto di fenomeni, interazioni e conseguenze che vanno al di là di tutto ciò cui la società e la conoscenza-scienza ci hanno abituato e condizionato. In realtà, la razionalità necessaria per affrontare questa vicenda e le sue implicazioni è enormemente più ricca e complessa di quella abitualmente utilizzata dai nostri scienziati e anche dai sistemi filosofici come il buddismo con la sua legge di causa-effetto, che costituisce solo un tassello di una spiegazione complessiva enormemente più complessa ed articolata.
I cosiddetti “insegnamenti” degli Amici non sono ancora stati divulgati, e consentono di affrontare con una nuova consapevolezza questa intricatissima matassa concettuale ed esperienziale.
Alla base degli insegnamenti degli Amici c’è la TRASCENDENZA di quello che anche noi chiamiamo Dio, e che non va confuso con l’Anima dell’Universo di cui ho parlato prima. Siamo qui all’opposto del panteismo, ma qui mi devo fermare, anche se questo è il punto più importante in assoluto e il motivo principale della presenza degli Amici fra noi, secondo le loro stesse parole.
La foto qui presentata, scattata con una Polaroid negli anni ’60, rappresenta l’aspetto fondamentale del rapporto fra il nostro gruppo e gli Amici: la foto ritrae la proiezione del corpo sottile di un gigante, e la cosa importante è la messa in evidenza della zona del cuore come parte centrale, cioè l’Amore come la cosa principale negli esseri umani, terrestri o extra-terrestri.
Si chiama UREDDA, in una delle lingue degli Amici, l’energia prodotta dall’Amore fra le persone, in particolare fra gli Amici e il nostro gruppo, in seguito ad un patto fra loro e noi e a tanti eventi che ci hanno unito. Grazie a particolari strumentazioni che lavorano sui piani sottili (vi sono decine di piani sottili), l’UREDDA viene trasformata dagli Amici in altre energie e oggetti, persino nell’ossigeno che essi respirano nelle loro basi sotto la terra e il mare. In mancanza di UREDDA, gli Amici, resisi volutamente vulnerabili per Amore, periscono. Inoltre, gli Amici si erano volutamente resi dipendenti dagli aiuti materiali (cibo, soprattutto frutta e ortaggi) che noi gli procuravamo. Ciò avveniva mediante smaterializzazioni guidate a distanza, cui ho personalmente assistito e partecipato moltissime volte, nell’arco degli anni. Li chiamavamo i “prelievi” degli Amici, anche tonnellate di cibo alla volta, che si smaterializzavano a un metro dai nostri occhi, e immediatamente si rimaterializzavano nelle basi degli Amici. In altri casi, con lo stesso sistema gli Amici ci inviavano degli oggetti, piccoli o grandi, che si materializzavano sotto i nostri occhi.
L’UREDDA è una energia, ma gli Amici non sono gli adoratori dell’Energia, come altri popoli. Essi seguono l’Amore, che è la fonte anche delle energie buone come l’UREDDA, ma è esso stesso al di là di ogni energia.
Gli Amici, per poter stare qui con noi, hanno dovuto accettare la legge del Tempo e soprattutto la legge dell’Avere, che regolano il destino del nostro pianeta.
Ignorare, o non comprendere fino in fondo LA VOLONTARIA AMOREVOLE DIPENDENZA DEGLI AMICI DALLA LEGGE DELL’AVERE, e in definitiva dai nostri pensieri e dalle nostre azioni, impedisce di cogliere il vero significato della “storia” per quel che essa è stata. E impedisce di essere preparati se essa si ripresenterà, forse in forma allargata.
Oggi, i nuovi paradigmi cosiddetti “post-moderni” della conoscenza terrestre, aggiungendosi ai paradossi della fisica quantistica, aprono le menti verso il riconoscimento del fatto che la realtà non è quella che appare, o non solo quella che appare; e l’idea che possiamo essere come dei bambini che giocano in una stanza, ignari di tutto ci#1613; che avviene intorno a loro, e persino ignari di tutti gli altri contenuti della stanza, al di là dei giocattoli, può oggi non apparire assurda come in passato. Tuttavia, la vera accettazione (non solo a livello ludico o virtuale, ma a livello di reale consapevolezza) del mondo extraterrestre fra noi rappresenta una rivoluzione antropologica e conoscitiva ancora sconvolgente, molto più della rivoluzione copernicana. Solo a titolo d’esempio, la Terra in passato (centinaia di milioni di anni fa) ha conosciuto altre sei civiltà evolute anche più della nostra, che si sono estinte per colpa. Questa fine minaccia anche noi oggi. Gli Amici non vorrebbero che si ripetesse ancora una volta il nostro passato auto-distruttivo, cui essi hanno assistito con dolore. Possono aiutarci, e lo fanno, ma all’interno di vincoli e condizioni imposte dai piani sottili della Terra e del nostro Universo. Vincoli e condizioni di cui tutti noi ignoriamo l’esistenza.
La complessità delle variabili in gioco, rispetto allo svelamento, è tale che neppure gli Amici hanno fatto “profezie” su di esso. Circa il 2012, di cui si parla tanto, io non li ho mai sentiti parlare. Invece, hanno detto che sarebbero ritornati. E’ vero che quelli come me (ormai pochissimi rimasti) hanno sottoscritto un patto particolare con loro, un solenne giuramento di fedeltà reciproca, anche se ormai sono passati moltissimi anni. Ma per il momento io non so se e quando torneranno, o forse sono già tornati e sono già all’opera con altri terrestri in qualche parte del mondo. Non so se mi contatteranno. Non credo, penso che dire queste cose che oggi comincio a dire a Nikola Duper sia il mio unico compito, come del resto mi dissero gli Amici stessi tanto tempo fa.
Alla fine degli anni ’40 gli Amici offrirono una collaborazione ai vertici dell’Amministrazione USA, ma in cambio chiedevano l’abbandono del programma di armamento nucleare. Ma la loro offerta e richiesta vennero respinte, e altri popoli extraterrestri hanno collaborato con gli USA e altre potenze; i risultati sono stati del tutto negativi, e pesano tuttora sul nostro destino collettivo. Uno dei motivi che ritardano lo svelamento (ma la questione è assai intricata, e si tratta veramente di uno solo dei motivi) è che gli USA dovrebbero assumersi, davanti all’intero pianeta, la responsabilità di aver rifiutato una collaborazione buona e di averne attivata un’altra non buona, o pessima, basandosi esclusivamente su considerazioni di potere e dominio, mentendo ai cittadini e praticando l’occultamento (“cover-up”) per decenni.
A seguito del rifiuto politico-militare americano, gli Amici hanno portato avanti la strategia dei contatti riservati con piccoli gruppi di terrestri, cercando di valorizzare la qualità dei rapporti umani personali, dell’Amore e dell’UREDDA, rispetto alla quantità e alla visibilità.
Tuttavia, neppure questi contatti qualitativi hanno dato i frutti sperati, per cui oggi si deve ricominciare. Con gli Amici, comunque, non vi è mai una sconfitta definitiva, perché le loro risorse sono veramente straordinarie. Quando gli Amici perdono una battaglia, è perché l’abbiamo persa noi, e loro, assoggettandosi alle leggi dei nostri piani sottili, devono perderla con noi, e pagare con noi e per noi. La mancanza di UREDDA nei loro confronti, da parte nostra, ha provocato nel novembre 1978 la morte di molti Amici e la loro provvisoria sconfitta -da loro prevista e messa in conto- da parte del popolo nemico, chiamato CTR, ma tutto ci#1613; è ancora reversibile.
La vicenda degli Amici con noi è uno straordinario dramma nascosto, con risvolti imprevedibili. Imprevedibili in parte anche per loro, stante l’incredibile complessità delle variabili in gioco, se così vogliamo chiamarle, e l’imponderabilità delle libere scelte. Gli Amici rispettano infinitamente la volontà delle persone.
Collaboratori terrestri degli Amici e collaboratori terrestri di popoli nemici degli Amici (e quindi nemici nostri) sono silenziosamente in lotta fra di loro ogni giorno. I nemici stanno tentando una conquista molto graduale e apparentemente indolore del pianeta, lavorando soprattutto sulle menti. Purtroppo, non è fantascienza. Magari lo fosse. Purtroppo, non è paranoia. Magari lo fosse.
Tuttavia, solo accennare a queste cose induce allo screditamento di chi le dice, e questa è una potente arma in mano a chi vuole il nostro male. I condizionamenti mentali e sociali in questo ambito sono potentissimi. E’ facile screditare chiunque, quale che sia il suo ruolo sociale o culturale, se vi sono forti motivi per farlo. Chi ha avuto esperienze segretissime come questa con gli Amici, e poi è riuscito, malgrado ciò sia inusuale e “strano”, ad occupare un ruolo importante nella società e ad essere rispettato come persona affidabile, teme di essere screditato, se rivela il suo segreto; e teme, soprattutto, che la rivelazione screditerà anche il segreto stesso. Egli sa che quei condizionamenti saranno comunque più forti del suo ruolo e della considerazione da lui conseguita in un’intera vita. Così, egli tace, mentre parlerebbe solo per dire la verità, e non volendo altro per sé. Invece altri, che non sanno o non vogliono dire la verità, e che non rischiano di essere screditati, perché non hanno nulla da screditare, parlano per scopi di protagonismo o di lucro. Questo, oggi, è vero in tutti i Paesi, e viene utilizzato a fondo da tutte le persone e le istituzioni che non vogliono lo svelamento. Di fatto, la gente tende a non credere “veramente” (o “finge con se stessa” di credere) alle “rivelazioni”; o, al massimo, “sospende il giudizio”, sapendo che esse provengono da persone che agiscono a scopo di protagonismo o di lucro, e che non temono lo screditamento.
Cercherò di fornire al più presto un’esposizione sistematica articolata in punti. Lo scenario totale è estremamente complesso, perché include anche la presenza e le attività fra noi degli altri popoli extraterrestri, ma considerare questo scenario nella prospettiva offertaci dagli Amici consente di avere almeno un filo rosso e un senso generale. Questo è possibile perché la prospettiva degli Amici è una prospettiva privilegiata, a causa del loro rapporto del tutto particolare con i piani sottili e con l’Anima dell’Universo. Visto da altre prospettive, lo scenario è non solo troppo complesso, ma è addirittura indecifrabile e, in definitiva, disperante.
Uno del Giuramento (per ora in incognito)
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Un pezzo molto interessante dal titolo “LA VERITA’ da una riunione avvenuta a Milano il 17/11-1968″
S.: La nostra essenza non è solamente materiale. Nel cosmo intero vivono degli uomini. Non vi saranno per adesso contatti su larga scala fra terrestri e non, in quanto per la nostra civiltà lo choc sarebbe troppo forte. Noi ci lasceremmo morire, dato che siamo troppo debo li. Inoltre, noi non siamo uniti. I nostri politici temono il fenomeno UFO, ma riescono eccellentemente a farsene forti. Essi si oppongono per sostenere il loro potere. Gli scienziati ufficiali negano il fenomeno per difendere i punti di vista infantili della loro scienza. Un’altra barriera è costituita dalla nostra mente, la quale ritiene che la nostra terra sia al centro dell’universo. L’uomo, con il suo spirito e con il suo aspetto, esiste in tutto l’universo. La sua esperienza è stata tale da cambiare totalmente il suo modo di pensare. In tutto ciò non si trova posto né per esoterismi, né per medianità. Esistono gruppi i quali affermano e scrivono sciocchezze, creano associazioni di ispirazione parareligiosa, si fanno forti della casistica UFO come sostegno, e così via. Quattro o cinque anni fa ho avuto occasione di vedere i piloti, ed ho parlato con essi via radio, ma non ho mai parlato con essi di persona. Le conversazioni erano su argomenti di morale e di filosofia. Certo non è possibile per il nostro pianeta entrare ufficialmente in contattto con essi. Per noi non è importante volare con i dischi, ma piuttosto riuscire a comprendere che cosa dobbiamo fare per migliora re il nostro modo di pensare e di agire. Io sono qui oggi per dare una testimonianza e le nostre parole dovrebbero servire a farvi pensare. Ci rivolgiamo al vostro spirito. I materialismi faranno patire un’improv visa bancarotta. Anche su altri mondi esistono civiltà che hanno intra preso strade sbagliate. I fatti. Nel 1952 ho visto un disco per la prima volta. L’anno successivo gli amici mi hanno scritto una lettera per collocare un contatto. Nel 1964 mi hanno scritto di nuovo per dirmi di recarmi a Pescara, dove, con degli amici, ho visto tre piloti, alti più di tre metri, su di una collina, a circa 200 metri di distanza. Essi vestivano una combinazione, non avevano casco, capelli neri e lunghi, stivaletti anti gravitazionali. L’avvistamento si è protratto per 20 minuti. In seguito conversazioni via radio a transistor, sulla gamma delle onde lunghe. Essi hanno terminato la loro ricerca scientifica a livello materiale, e quindi sono sulla soglia di un’altra dimensione, quella del Creatore (essi lo considerano al di là della natura). Le loro idee ricordano molto le religioni orientali (ad esempio, il concetto di Karma degli indiani). Ritengono che Cristo (di cui non hanno avuto nulla di simile) rappresenta la giustizia assoluta. La Terra è un Piane ta-Madre (ne esiste circa una cinquantina). Numerose civiltà si sono succedute sulla Terra, e poi sono emigrate via. Gli strati superiori della superficie terrestre, durante milioni di anni, si sono sostituiti a quelli inferiori (così si spiega come mai non si trovino resti delle grandiose civiltà primitive). Le emigrazioni delle nostre civiltà primi tive sono accennate nelle leggende. Suscitiamo pietà in essi, anche se stimano la nostra mente assai sviluppata. Difatti, senza tecnologia, essi sarebbero a terra. Ad esempio, presso di noi non è infrequente la telepatia, a livello naturale. Essi hanno invece bisogno di strumenti.
S.: La nostra essenza non è solamente materiale. Nel cosmo intero vivono degli uomini. Non vi saranno per adesso contatti su larga scala fra terrestri e non, in quanto per la nostra civiltà lo choc sarebbe troppo forte. Noi ci lasceremmo morire, dato che siamo troppo debo li. Inoltre, noi non siamo uniti. I nostri politici temono il fenomeno UFO, ma riescono eccellentemente a farsene forti. Essi si oppongono per sostenere il loro potere. Gli scienziati ufficiali negano il fenomeno per difendere i punti di vista infantili della loro scienza. Un’altra barriera è costituita dalla nostra mente, la quale ritiene che la nostra terra sia al centro dell’universo. L’uomo, con il suo spirito e con il suo aspetto, esiste in tutto l’universo. La sua esperienza è stata tale da cambiare totalmente il suo modo di pensare. In tutto ciò non si trova posto né per esoterismi, né per medianità. Esistono gruppi i quali affermano e scrivono sciocchezze, creano associazioni di ispirazione parareligiosa, si fanno forti della casistica UFO come sostegno, e così via. Quattro o cinque anni fa ho avuto occasione di vedere i piloti, ed ho parlato con essi via radio, ma non ho mai parlato con essi di persona. Le conversazioni erano su argomenti di morale e di filosofia. Certo non è possibile per il nostro pianeta entrare ufficialmente in contattto con essi. Per noi non è importante volare con i dischi, ma piuttosto riuscire a comprendere che cosa dobbiamo fare per migliora re il nostro modo di pensare e di agire. Io sono qui oggi per dare una testimonianza e le nostre parole dovrebbero servire a farvi pensare. Ci rivolgiamo al vostro spirito. I materialismi faranno patire un’improv visa bancarotta. Anche su altri mondi esistono civiltà che hanno intra preso strade sbagliate. I fatti. Nel 1952 ho visto un disco per la prima volta. L’anno successivo gli amici mi hanno scritto una lettera per collocare un contatto. Nel 1964 mi hanno scritto di nuovo per dirmi di recarmi a Pescara, dove, con degli amici, ho visto tre piloti, alti più di tre metri, su di una collina, a circa 200 metri di distanza. Essi vestivano una combinazione, non avevano casco, capelli neri e lunghi, stivaletti anti gravitazionali. L’avvistamento si è protratto per 20 minuti. In seguito conversazioni via radio a transistor, sulla gamma delle onde lunghe. Essi hanno terminato la loro ricerca scientifica a livello materiale, e quindi sono sulla soglia di un’altra dimensione, quella del Creatore (essi lo considerano al di là della natura). Le loro idee ricordano molto le religioni orientali (ad esempio, il concetto di Karma degli indiani). Ritengono che Cristo (di cui non hanno avuto nulla di simile) rappresenta la giustizia assoluta. La Terra è un Piane ta-Madre (ne esiste circa una cinquantina). Numerose civiltà si sono succedute sulla Terra, e poi sono emigrate via. Gli strati superiori della superficie terrestre, durante milioni di anni, si sono sostituiti a quelli inferiori (così si spiega come mai non si trovino resti delle grandiose civiltà primitive). Le emigrazioni delle nostre civiltà primi tive sono accennate nelle leggende. Suscitiamo pietà in essi, anche se stimano la nostra mente assai sviluppata. Difatti, senza tecnologia, essi sarebbero a terra. Ad esempio, presso di noi non è infrequente la telepatia, a livello naturale. Essi hanno invece bisogno di strumenti.
S.: La nostra essenza non è solamente materiale. Nel cosmo intero vivono degli uomini. Non vi saranno per adesso contatti su larga scala fra terrestri e non, in quanto per la nostra civiltà lo choc sarebbe troppo forte. Noi ci lasceremmo morire, dato che siamo troppo debo li. Inoltre, noi non siamo uniti. I nostri politici temono il fenomeno UFO, ma riescono eccellentemente a farsene forti. Essi si oppongono per sostenere il loro potere. Gli scienziati ufficiali negano il fenomeno per difendere i punti di vista infantili della loro scienza. Un’altra barriera è costituita dalla nostra mente, la quale ritiene che la nostra terra sia al centro dell’universo. L’uomo, con il suo spirito e con il suo aspetto, esiste in tutto l’universo. La sua esperienza è stata tale da cambiare totalmente il suo modo di pensare. In tutto ciò non si trova posto né per esoterismi, né per medianità. Esistono gruppi i quali affermano e scrivono sciocchezze, creano associazioni di ispirazione parareligiosa, si fanno forti della casistica UFO come sostegno, e così via. Quattro o cinque anni fa ho avuto occasione di vedere i piloti, ed ho parlato con essi via radio, ma non ho mai parlato con essi di persona. Le conversazioni erano su argomenti di morale e di filosofia. Certo non è possibile per il nostro pianeta entrare ufficialmente in contattto con essi. Per noi non è importante volare con i dischi, ma piuttosto riuscire a comprendere che cosa dobbiamo fare per migliora re il nostro modo di pensare e di agire. Io sono qui oggi per dare una testimonianza e le nostre parole dovrebbero servire a farvi pensare. Ci rivolgiamo al vostro spirito. I materialismi faranno patire un’improv visa bancarotta. Anche su altri mondi esistono civiltà che hanno intra preso strade sbagliate. I fatti. Nel 1952 ho visto un disco per la prima volta. L’anno successivo gli amici mi hanno scritto una lettera per collocare un contatto. Nel 1964 mi hanno scritto di nuovo per dirmi di recarmi a Pescara, dove, con degli amici, ho visto tre piloti, alti più di tre metri, su di una collina, a circa 200 metri di distanza. Essi vestivano una combinazione, non avevano casco, capelli neri e lunghi, stivaletti anti gravitazionali. L’avvistamento si è protratto per 20 minuti. In seguito conversazioni via radio a transistor, sulla gamma delle onde lunghe. Essi hanno terminato la loro ricerca scientifica a livello materiale, e quindi sono sulla soglia di un’altra dimensione, quella del Creatore (essi lo considerano al di là della natura). Le loro idee ricordano molto le religioni orientali (ad esempio, il concetto di Karma degli indiani). Ritengono che Cristo (di cui non hanno avuto nulla di simile) rappresenta la giustizia assoluta. La Terra è un Piane ta-Madre (ne esiste circa una cinquantina). Numerose civiltà si sono succedute sulla Terra, e poi sono emigrate via. Gli strati superiori della superficie terrestre, durante milioni di anni, si sono sostituiti a quelli inferiori (così si spiega come mai non si trovino resti delle grandiose civiltà primitive). Le emigrazioni delle nostre civiltà primi tive sono accennate nelle leggende. Suscitiamo pietà in essi, anche se stimano la nostra mente assai sviluppata. Difatti, senza tecnologia, essi sarebbero a terra. Ad esempio, presso di noi non è infrequente la telepatia, a livello naturale. Essi hanno invece bisogno di strumenti.
E.: Mi sono capitate cose che mi hanno anche messo in pericolo di vita. Il male si trova anche presso di noi, in questa sala. Per questo motivo non mi è permesso di dire molto. Esistono civiltà che si potrebbero facilmente definire naziste, fredde e tecnologiche, senza i benchè minimi sentimenti di morale e di spirito collettivo. Ho avuto contatti telepatici, e per via telepatica ho disegnato basi, ed ho appreso la loro lingua. Ho visto disintegrare oggetti da lontano, per poi ricomporli in un altro posto.
P.: Perchè gli Esterni arrivano qui, costruiscono basi, e così via?
S.: Anche per ragioni strategiche (contro i negativi), per ricerche, per proteggere la Terra (in quanto essa è uno dei Pianeti-Madri). Dicono che i Vangeli sono pieni di verità circa Dio, e che dobbiamo cercarla in quei testi. Essi vengono da un’altra galassia. I nomi non sono importanti per noi, ed essi non sperano che noi riusciamo a comprendere la loro realtà. Esiste una legge cosmica, che impedisce loro di operare sulla nostra civiltà, sia nel bene che nel male.
B.: Le importanti pedine fra i contattati vengono protette contro i negativi?
Br.: No, anzi sono spesso loro a proteggere gli amici.
S.: Si, ed anzi essi se ne andranno per sempre, allorché la protezione della terra sarà raggiunta.
N.: I negativi hanno preso contatti con alcuni fra i terrestri?
S.: Si, anche ad alti livelli (ad esempio, il nazismo è stato un effetto). Ai negativi un intervento su larga scala è proibito dalle leggi cosmiche, ma gli interventi sui singoli sono liberi.
Z.: Come possiamo comprendere se le valvoline ( le ANIE venivano chiamate valvoline) sono utilizzate per buone intenzioni? Come comprendere se i buoni sono veramente tali?
S.: Lo sentiamo.
Z.: I loro obbiettivi potrebbero nuocerci a nostra insaputa?
S.: Per il bene della collettività potrebbe essere necessario un danno singolo.
Z.: Esistono extraterrestri non umani, a livello fisiologico?
S.: Si, mutazioni naturali, oppure artificiali, per assicurare loro la vita in condizioni ambientali diverse dalle nostre.
Br.: Esistono anche razze effettivamente differenti dalla forma umana, ma si tratta di sparute eccezioni, almeno su questo livello dimensiona le.
Inserito da Cristina Genna Blogger
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