Il Mistero di Mata Hari

Il Mistero di Mata Hari

E' la donna del mistero per eccellenza. Da sempre. Mata Hari ha riempito di intrighi e seduzioni la nostra immaginazione.  Ma chi era veramente ?

L'occasione giusta per porsi la domanda è oggi, quando ricorrono i 90 anni dalla fucilazione della celebre spia.

Gaetano Stellacci ha ricostruito per l'Ansa la storia incredibile di questa donna leggendaria.

 

La donna spia piu' famosa di tutti i tempi, il cui nome d'arte, Mata Hari, e' diventato addirittura sinonimo di mistero e seduzione, fu fucilata 90 anni fa, il 15 ottobre 1917, nel poligono militare francese di Vincennes, come spia dei tedeschi. Aveva 41 anni.

Senza la Prima Guerra Mondiale, la vita della danzatrice olandese Margaretha Gertrude Zelle - questo il vero nome della  spia, nata a Leeuwarden, in Olanda, il 7 agosto 1876 - avrebbe  avuto un epilogo molto diverso: forse sarebbe diventata nella  maturita' una grande artista, quello che non era stata da giovane prima per le sue vicende matrimoniali e poi per la sua  frenetica frequentazione di uomini ai quali strappare in qualche  modo le informazioni segrete per i suoi vari committenti, francesi o tedeschi che fossero.

Tutta questa attivita' aveva condizionato in negativo la qualita' della sua vita artistica pubblica. I suoi onorari invece rimasero sempre molto alti, grazie alla sua abilita' nel fare cadere tutti i veli. La bellissima Margaretha, dopo un'istruzione ricevuta in un collegio per figlie di buona famiglia, aveva sposato molto presto, nel 1895, il capitano dell'esercito John Rudolf MacLeod, un nobile olandese di origine scozzese. Lo segui' a Java, in Indonesia, dove ebbe due figli e imparo' le danze orientali.

La donna, gia' in vita simbolo del sex appeal al servizio di fini oscuri, al ritorno in Europa, dopo il divorzio, sceglie il nome d'arte di Mata Hari, "Occhio dell'Aurora" in lingua indonesiana. Un vero addestramento professionale a fare la spia non lo riceve mai: nell'aprile 1916 viene reclutata come informatrice segreta dall'addetto stampa del consolato tedesco all'Aja, uno dei tanti uomini pronti a pagare le sue spese quotidiane, a finanziare la sua vita negli alberghi piu' lussuosi e a farle incontrare uomini importanti. Per questa attivita' la donna, gia' famosa per la sua "danza dei sette veli", riceve anche una sigla di riconoscimento, H21.

Quando gia' lavora per i tedeschi le capita di fare la conoscenza del capo dei servizi segreti francesi (i nemici dei tedeschi nella Grande Guerra) e di avere bisogno di lui per raggiungere in un sanatorio un suo amante russo, del quale, per una volta, e' veramente innamorata. In cambio di un permesso di viaggio accetta di lavorare come informatrice dei francesi, i quali pero' pensano bene di pedinarla attentamente per vedere cosa fa.

A un certo punto i servizi segreti francesi la mandano nella neutrale Spagna, dove avvia un periodo di intensa attivita'. La sua agenda e' piena di appuntamenti, diurni e notturni. Le riesce anche qualche bel colpo, come quando identifica un'importante spia tedesca, oppure quando rivela ai francesi i piani di Berlino per il Marocco.

Ciononostante i responsabili dell'intelligence francese non si fidano e quando da Madrid a Berlino si susseguono messaggi riguardanti H21, letti con attenzione a Parigi, e' l'inizio della sua fine. Il 2 gennaio 1917 lascia Madrid per Parigi dove vuole ritirare quello che crede di aver guadagnato, ma viene arrestata.

Messa a morte nell'ottobre 1917, dopo un processo in cui viene riconosciuta colpevole, la donna rifiuta la benda sugli occhi e lancia un bacio al plotone d'esecuzione. Dei colpi sparati da 12 soldati schierati a pochi metri, solo 11 pallottole la colpiscono. Qualcuno evita di prenderla di mira.La sua testa viene poi recisa dal corpo e conservata in un museo di anatomia a Parigi.

A Londra invece e' stato conservato per tre quarti di secolo un elenco degli uomini con i quali ha avuto rapporti, tra i quali figurano anche due italiani. Si tratta di una affollatissima schiera di amanti che gli agenti del servizio segreto britannico Mi5 attribuirono a Mata Hari durante gli anni in cui la pedinarono. Il dossier ha 450 pagine ed e' in effetti un continuo via vai di amanti.

Inserito da Cristina Genna Blogger

 

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