IL TESORO OCCULTATO DI HITLER

IL TESORO OCCULTATO DI HITLER

Moltissimi sono i misteri che riguardano la storia, ma se alcuni sono stati risolti dalla scienza, per altri l’enigma rimane intatto ancora oggi. Ecco quindi uno dei più grandi misteri storici ancora irrisolti, questo enigma risale appena al secolo scorso, ma ancora oggi l’alone di mistero che porta con se è rimasto intonso; tanto da far interrogare ancora oggi gli studiosi di tutto il mondo.

Il mistero in questione riguarda la Seconda Guerra Mondiale , per esattezza il terzo Reich. Si tratta con ogni probabilità del più grande e ricco tesoro scomparso del mondo. Un’inimmaginabile riserva di lingotti d’oro trafugati e di banconote di valuta estera con un valore stimato di oltre 4 miliardi di dollari, che sono scomparsi in un batter d’occhio dai caveau tedeschi nei decenni successivi alla fine della Seconda Guerra Mondiale. Parte delle ricchezze scomparse sono state rinvenute in Portogallo, Svizzera, Turchia e Svezia ma non si tratta che di una minima parte del presunto tesoro di Hitler.

Gruppi di studiosi di tutto il mondo sono alla ricerca del leggendario tesoro ma nonostante tutti gli anni trascorsi la domanda rimane: Dove sta l’oro che Hitler ha occultato?

L’unica cosa sicura è che il mistero resta irrisolto, con tutte le voci, le speculazioni ed i miti che lo circondano. Una credenza molto diffusa, ritiene che Hitler in persona abbia seppellito il famigerato tesoro; altri ritengono che sia stato adagiato sul fondo del Lago Topliz in Austria, mentre altri ancora credono che si trovi sparso nelle banche in giro per il mondo.

Sicuramente ancora oggi i dubbi dove sia ubicato il tesoro di Hitler rimangono; anche se è altrettanto vero che a distanza di moltissimi anni dall’occultamento, di questo tesoro dal valore inestimabile, è possibile che la reliquia Nazista sia stata ritrovata e nascosta nuovamente. Magari da qualche seguace del movimento nazionalsocialista tedesco, o perché no anche da qualche individuo molto sensibile alle vicende del secondo conflitto mondiale che vide la Germania Nazista protagonista.

Oggi non si conosce con assoluta certezza l’ammontare del tesoro che Hitler, decise di nascondere; stime ufficiose in merito parlano un valore complessivo vicino ai sei miliardi di Dollari. Se così fosse ci troveremmo difronte al tesoro segreto più grande che sia mai esistito. Del resto è anche vero che le manie di grandezza, da parte dell’allora leader del movimento Nazionalsocialista tedesco sono ben note.

Quindi è sicuramente possibile che Hitler abbia nascosto un così grande tesoro. Oggi tutto il tesoro non è ancora stato ritrovato, e chissà se mai gli esperti e numerosi appassionati riusciranno mai e poi mai a ritrovarlo.

RITROVATE 1500 OPERE D’ ARTE CHE VENNERO TRAFUGATE DAI GERARCHI DI HITLER TRA GLI ANNI ’30 E ’40

A Monaco di Baviera all’interno dell’appartamento del figlio del famoso gallerista di Hitler,Hildebrand Gurlit, sono stati ritrovati 1500 quadri che si pensava fossero andati distrutti. Picasso, Matisse, Renoir, Chagall e molti altri dipinti, considerati “arte degenerata” da Hitler, erano nascosti nella soffitta di Cornelius, tra polvere e cianfrusaglie.

Le opere, che hanno un valore complessivo di 1 miliardo di euro, erano rimaste lì  per 50 anni, e Cornelius, figlio del collezionista, che non aveva lavorato nemmeno un giorno nella sua vita, è stato fermato dalle autorità sul treno per la Svizzera  con 9 mila euro in contanti. Attraverso i dovuti accertamenti, gli investigatori, che seguivano la pista del tesoro di Hitler dal 2011, recatisi nell’abitazione di Cornelius hanno ritrovato la refurtiva, appartenuta per la maggior parte a famiglie ebree.

All’interno di alcune pagine di diario appartenute a diplomatici stranieri in servizio a Berlino, e pubblicate da Der Spiegel, si racconta di come i gerarchi nazisti, Goering, Goebbels, Himmler, durante e dopo la “notte dei cristalli“, siano entrati con la forza all’interno delle abitazioni degli ebrei e dei dissidenti al regime e abbiano trafugato tutto quello che c’ era in casa. I saccheggi avvenuti in terra tedesca, ma anche in Polonia, Francia, Olanda, Belgio e in tutti gli altri territori occupati, andarono nel corso del tempo a ingrossare il bottino di Hitler. Gli oggetti che incontravano il gusto dei gerarchi venivano custoditi nelle banche svizzere, gli altri venivano tenuti, venduti, o nascosti.

I critici d’ arte, parlano di  ritrovamento sensazionale, un patrimonio immenso per l’arte contemporanea e per tutti gli amanti della pittura e non solo. Le opere, dopo un’ attenta analisi, approfondito studio, e in alcuni casi attento restauro, verranno esposte al pubblico. L’arte degenerata verrà ridata ai suoi amanti e andrà a rimpolpare il nutrito gruppo di opere museali che tutto il mondo può ammirare; a Hitler, il “pittore della domenica” che non sapeva guardare lontano, resterà tra i suoi tanti rimorsi quello di non aver saputo capire ed apprezzare la vera arte.

Inserito da Cristina Genna Blogger

 

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