La teoria dei cerchi concentrici

La teoria dei cerchi concentrici

Il cerchio, dalle sue antiche origini fino ai giorni nostri, ha sempre mantenuto la sua espressione, creatività e rappresentazione in tutti i campi artistici, culturali, storici e scientifici. Esso emula la perfezione assoluta, la ciclicità del tempo. In esso s'inscrivono e si circoscrivono magnificamente, un insieme di altre figure piane come il triangolo equilatero, il quadrato e altri poligoni regolari, creando come in una magia, disegni complessi e fantastici. Legati insiemi da un punto detto centro o origine, imitano spesso e volentieri i disegni della Natura in armonia con l'Universo. In passato tutte le civiltà, da qualsiasi parte del mondo, hanno sempre edificato in base al cerchio. Per l'Umanità ha sempre indicato l'oggetto del desiderio, la mela di Adamo, la perfezione dell'essere nell'Universo, "L'uomo di Vitruvio" di Leonardo da Vinci, schiacciato dal quadrato (Terra) e che cerca nel cerchio la sua identità nell'Esteso infinito, (tra microcosmo e macrocosmo). Più cerchi che nascono della stessa origine significano perfezione assoluta: "I cerchi concentrici".

La mia ricerca nata casualmente, mi ha portato a evidenziare un comune denominatore dei siti archeologici del Mediterraneo, secondo la loro posizione geografica e geometrica: essi sarebbero distribuiti a cerchi concentrici. Ho verificato che quasi tutti i siti archeologici euro-mediterranei e afro-asiatici, isole e vulcani terrestri e sottomarini siciliani, sono distribuiti a cerchi concentrici con un punto naturale di riferimento detto centro o origine: Megaliti, Dolmen, Menhir, Cattedrali, Città Francigene, Labirinti, Teatri  Antichi, Monumenti Egizi e quant'altro. Una teoria rafforzata dal confronto con l’uomo vitruviano di "Leonardo da Vinci". Ipotizzo inoltre che la posizione di tali siti archeologici, non casuale, è in relazione alla teoria dei cerchi concentrici nell'Universo e della tettonica delle placche. Gli antichi popoli da sempre consapevoli di questo principio universale, dove proprio le placche africane con quelle europee si comprimono, emulavano con le loro opere l'energia tellurica a cerchi concentrici. La mitica Atlantide ad esempio, esistita secondo avveniristiche ipotesi al centro del Mediterraneo, si poteva trovare dove curiosamente ha origine anche la mia ricerca. Sembra quindi che nel corso della storia umana, gli antichi costruivano le loro enigmatiche opere sempre più elaborate, in armonia con l'Universo e spesso e volentieri sopra quelle precedenti, mantenendo un disegno orografico primitivo: un picchetto riproposto sullo stesso punto, una sorta di faro universale per non perdere l'orientamento totale.
In seguito alle mie ricerche, ho notato che precedenti studiosi come Alfred Watkins, con la sua teoria "Ley lines" e altri contemporanei di siti archeologici come John Burke, hanno cercato di dare un'interpretazione alla posizione di tali monumenti del passato, senza inoltrare oltre l'orizzonte dell'immaginazione e intuizione.


Piana degli Albanesi

La mia impressione è che la storia accomuna tutte le antiche civiltà in una direzione unica: si spostavano sistematicamente e volutamente con le loro opere, in cerchi concentrici e a forma spirale, come i gusci delle ammoniti, come la doppia spirale nel DNA e in una danza armonica, in sintonia delle galassie a forma spirale di cui erano inspiegabilmente a conoscenza. Testimonianze sono le loro megalitiche opere: come se volessero sfidare o emulare qualcuno o essere guidati nel loro compimento. Nelle loro testimonianze hanno lasciato disegni, immagini, costruzioni a forma di cerchi concentrici. In passato, navigatori come il famoso Piri Reis, scrittori, poeti e altri, come il primo astronauta italiano in orbita terrestre, Luca Parmitano, hanno elogiato la Sicilia come l'ombelico del mediterraneo, senza solcare oltre l'orizzonte.

Tutto ha origine da Piana degli Albanesi
Piana degli Albanesi, fatalmente battezzata prima Piana dei (Greci), Comune della provincia di Palermo, non è solo il luogo della mia nascita, ma anche di altre anomale coincidenze. E' circondato come in un antico teatro greco a cerchi concentrici da montagne mediterranee: "Kumeta", tra le più elevate, osservata da diversi orientamenti, sembra preludere misteriosamente a tutto il mio racconto. Vista da est assume una splendida forma di piramide egizia, mentre da nord nella sua lunghezza globale si presenta ripida e scoscesa: appare come una doppia sfinge simmetrica con al centro un solo cranio che ha la forma del leone che invece di avere la folta criniera, possiede un appariscente copricapo, molto simile al famoso "Nemes". Questa gigantesca parete da cui si evidenzia perfettamente la forma della sfinge egizia, osservata attentamente procedendo verso ovest, si può notare curiosamente che cambia aspetto: assume chiaramente la forma di un volto umano con la barba, rievocandomi l'antico dio egiziano dell'oltretomba Osiride e il suo successore Gesù Cristo in croce, specialmente a ogni tramonto, quando si copre di uno spettacolare rosso porpora che rievoca gli antichi popoli di quest'isola. In tanti anni che salgo sopra questa rupe, avverto una sensazione strana, quasi magica e talvolta fantastica: è come se il tempo si fermasse.
Ho notato che in giornate particolarmente nitide, si vedono a occhio nudo quasi tutte le isole attorno alla Sicilia, compresi i tre vertici e il vulcano Etna. Questo perchè mi trovo proprio sopra il baricentro geografico, geometrico e storico culturale della Sicilia con le isole comprese, vulcani terrestri e sottomarini.  Ma non solo tutti questi siti ruotano attorno a me apparentemente a cerchi concentrici, ma nel contesto si inseriscono altri siti archeologici inizialmente in territorio regionale per poi estendersi a quello più globale, interessando anche l'area dell'Anello di Fuoco nel Pacifico.

Ti senti come "L'uomo di Vitruvio" al centro di una gravità permanente. Da questo fulcro naturale in giornate nitide d'inverno, puoi avere l'onore di un incontro ravvicinato del terzo tipo, con quasi tutte le isole che ti circondano: Ustica, Eolie, Egadi, Pantelleria, i tre vertici della Sicilia e il vulcano Etna, tutti insiemi equidistanti da questo panorama. Il fatto ancora più intrigante è che tutti gli antichi teatri siciliani e le isole circostanti con i relativi vulcani sottomarini, come Ferdinandea, Marsilli ed altri, ruotano da questo punto in cerchi concentrici. Al centro, detto anche origine, risiede il Teatro di Monte Jato, adiacente al monte Kumeta di qualche chilometro, a cui ruotano attorno altri teatri con le rispettive isole siciliani e vulcani.

Primo cerchio concentrico partendo dall'origine: Teatro di Solunto, Teatro di Hippana, Teatro di Segesta. 
Secondo cerchio concentrico: Teatro di Eraclea Minoa, Teatro di Selinute (identificazione dubbia). 
Terzo cerchio concentrico: Teatro di Akragas (non rinvenuta), Teatro di Halasea, Ustica, Levanzo, Favignana, Ferdinandea. 
Quarto cerchio concentrico: Teatro di Henna (non rinvenuta), Marettimo. 
Quinto cerchio concentrico: Teatro di Agira, Teatro di Morgantina, Alicudi. 
Sesto cerchio concentrico: Teatro di Kakuana (non rinvenuta), Etna, Teatro di Tindari, Vulcano, Lipari, Salina, Pantelleria. 
Settimo cerchio concentrico: Teatro di Akai, Teatro di Catania, Teatro di Taormina. 
Ottavo cerchio concentrico: Teatro di Eloro, Teatro di Siracusa, Teatro di Messina, Stromboli.

Come l'ombelico del Mondo, si procede a toccare con una serie di collegamenti a linee e cerchi concentrici, i principali luoghi archeologici del mondo come Santiago, Stonehenge, Chartres, Gobleki Tepe, Gerusalemme, Giza, Karnac.

Popoli antichi consapevoli di trovarsi al centro di un teatro naturale del Mediterraneo.
Ecco perché le antiche costruzioni come megaliti, dolmen, teatri, cattedrali e altre testimonianze archeologiche sempre a forma di cerchi concentrici sono state collocate, dai nostri predecessori, idealmente a cerchi concentrici, equidistanti da questo luogo specifico. Hanno voluto emulare l’Universo esteso a cerchi concentrici ed essere quindi in sintonia con tutto quello che lo circonda, dal più piccolo al più grande corpo celeste: Atomi, Placche Tettoniche, Pianeti, Sistemi Solari, Galassie, Nebulose, Buchi Neri, l’Universo.

Le ricerche e gli studi sono aggiornati e visibili da tutti sul suo sito:www.lateoriadeicerchiconcentrici.it

Inserito da Cristina Genna Blogger

 

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