Merlino, si sa, è il mago per eccellenza. Il mago che tutti conoscono, sognano da bambino, E con lui la fantasia vola a Re Artù e ai cavalieri della Tavola Rotonda di Camelot. Tutti lo conoscono ma nessuno sa veramente se sia esistito e quindi se sia realmente morto e dove si eventualmente sepolto. Se si segue la storia, la leggenda, il ciclo arturiano e, soprattutto, la fantasia degli uomini la prigione fatata in cui Merlino riposerebbe, dopo essere stato imprigionato in una tomba di cristallo da Nimue o Viviana, la "Signora del Lago" (da alcuni "unificata" con Morgana), tanto amata da Merlino tanto da indurlo e rivelarle tutti i suoi segreti:
Una fiducia decisamente mal riposta visto che la Signora del Lago, con l'inganno, riuscì a imprigionarlo nella 'tomba fatata' che egli aveva preparato per entrambi, per quando fosse giunta la giusta ora. Così rinchiuso, Merlino sarebbe tuttora un sepolto vivo in attesa del giorno del giudizio. Ma dove si trova questo sepolcro? A seconda delle fonti che si leggono si troverebbe al Marlborough College nel Marlborough (Wiltshire), al Drumelzier nel Tweeddale (Scozia), a Bryn Myrddin (Merlin's Hill) vicino a Carmarthen (Galles), la Tomba di Merlino nella foresta di Broceliande, vicino a Paimpont (Bretagna) e a Ynys Enlli (Bardsey Island) al largo della penisola di Lleyn (Galles).
Insomma chi più ne ha più ne metta. I Viaggi nella Storia si è già occupata in questa rubrica della tomba di Merlino a Bardesy Island (Galles), ora invece parla della ipotetica sede sepolcrale di Drumelzier nel Tweeddale, in Scozia.
Una delle innumerevoli leggende legate al Mago narra che venne sepolto in un cerchio di alberi sotto una pianta spinosa vicino ad una chiesa a Drumelzier. Niente tomba fatata quindi per lui, ma la morte da comune uomo del popolo? A quanto pare sì, e vittima elle sue stesse “visioni”. Secondo la leggenda, infatti, Merlino cercò inutilmente di sfuggire da una orribile visione che ebbe in sogno: si vide durante la battaglia di St. Mungo ferito, mentre gli stavano leggendo i sacramenti e gli veniva detto che la sua morte sarebbe stata triplice e tremenda: picchiato, affogato ed impalato. Per cercare di evitare che la profezia si abbattesse su di lui, ma nello stesso tempo per farla avverare, fece chiamare un condannato a morte che venne picchiato con un bastone, affogato nel River Tweed e poi il suo corpo venne infilzato su un palo. Morì comunque e dopo la sua sepoltura una nuova profezia venne tramandata come rima scozzese:
“Quando Tweed e Powsail si riuniranno nella tomba di Merlino, Scozia ed Inghilterra avranno una sola monarchia”.
Un giorno del 1609 James VI di Scozia incontrò l’inglese James I e così la nuova profezia si avverò. Chissà se i gallesi, gli irlandesi e gli scozzesi saranno stati così contenti di questa profezia del Mago più conosciuto della Storia dell’uomo.
Le Profezie dette di "Merlino"
Le profezie di Merlino sono state diffuse per la prima volta a Venezia verso il 1280.
Le profezie sono poche e sono rimaste indecifrate fino ai nostri tempi.
Nel presagio 164 si dice per esempio:
“Quando la Santa Madre del Signore comparirà in più parti e quando Pietro avrà due nomi, sarà tempo di prepararsi perché l’ora sesta sarà vicina.”
Le frequenti apparizioni della Madonna in tutto il mondo e il successore di Pietro che assume due nomi – Giovanni Paolo – non lasciano dubbi: l’ora sesta è alle porte. L’ora sesta simboleggia l’ora delle tenebre, dello smarrimento, della morte. Il riferimento è all’ora sesta di Gesù quando avvenne la sua morte in croce
Il presagio 230 dice:
“Nei tempi finali tutto il mondo sarà una grande Babilonia. E sarà l’ultima Babilonia, perché il vizio, la corruzione, l’inganno e la mancanza d’amore finiranno per distruggere l’uomo”.
Babilonia è il simbolo del decadimento morale, dell’imbarbarimento dell’uomo, ormai preso nella spirale degli interessi materiali e staccato completamente dalle leggi della natura.
Nelle profezie vi sono anche dei segni che riguardano la Chiesa Cattolica.
Nel presagio 308 si legge:
“Da Roma partirà una scomunica, mentre la guerra sarà cruenta in Gerusalemme. Dopo la festa ci sarà il saccheggio. Pietro e Paolo saranno allontanati da Roma e molti saranno condannati all’esilio.”
Il vaticinio indica la persecuzione dei veri cristiani. Infatti ci dicono alcuni veggenti: “Alla fine, la comunità cristiana non sarà più numerosa di quella che era all’inizio. E anche gli ultimi cristiani scenderanno nelle catacombe, perché saranno perseguitati come all’inizio. L’abbandono della sede romana da parte del successore di Pietro è una preveggenza comune a molti profeti. Ad esempio, nei messaggi ermetici del Padre Questuante che visse nel XVII secolo, si dice testualmente:
“La chiesa ritornerà a Nazareth e la chiesa di Roma ritornerà all’impero”.
Il cristianesimo ritornerà cioè alla povertà e alla semplicità di un tempo. E qui risorgerà, per portare alle genti ancora una parola di speranza.
Diversi presagi del veggente Merlino evocano l’abbandono di Roma da parte della sede papale. Ciò avverrà nel tempo in cui Gerusalemme sarà completamente cambiata.
Il presagio 321 dice infatti:
“Nella grande isola del mare giungerà Paolo, quando Gerusalemme sarà mutata. E solo una parte del clero seguirà Paolo nell’isola.”
Il dragone aprirà comunque il tempo delle tribolazioni.
Il presagio 327 dice a questo proposito:
“Verso la fine il sole e la luna cambieranno, I grifoni verranno a mangiare il grano. I regni saranno riempiti di lacrime. Il sole soggiornerà in o
riente e la luna in occidente; e non faranno più i loro corsi. Al tempo in cui gli uomini e le donne figlieranno più raramente, la gente perderà la fede. Il mondo sarà tremendamente cattivo. I piccoli saranno schiacciati. I grifoni voleranno in Egitto.”
I grandi turbamenti dei cieli diranno dunque che agli uomini che la fine è alle porte. Sarà allora che il dolore cadrà sulla terra come una pioggia primaverile. Questa profezia si può considerare la radiografia del tempo che precederà la fine di un epoca. Si tratta del nostro tempo, poiché è la nostra generazione che frena l’incremento delle nascite; ed è ancora la nostra generazione che ha abbandonato la fede autentica, per prostituirsi al potere del denaro. E’ intorno a noi che i poveri vengono schiacciati, perché non hanno alcun peso sul piatto della bilancia del potere. I Grifoni simboleggiano un
periodo di carestia, previsto d’altra parte in altri messaggi profetici.
Inserito da Cristina Genna Blogger
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