Da tempo malato, ha già deciso dove sarà seppellito: viaggio sulla Sierra Maestra e a Santiago, i luoghi-simbolo della rivoluzione dove potrebbe sorgere il futuro mausoleo del Lìder Màximo
BIRAN (CUBA). La grande fattoria di Ángel Castro a Biran, 800 km da L'Avana, dove nacquero Fidel, Raúl, e gli altri cinque figli che l'immigrato spagnolo ebbe con Lina Ruz, è a Cuba un monumento nazionale. Non lontano dall'abitazione principale, una grande casa di legno bianca e marrone rialzata come una palafitta, c'è un mausoleo familiare. Al centro una statua della Vergine e ai due lati le tombe del padre e della madre dei fratelli Castro. Subito dietro, disposti a semicerchio, i loculi per le tombe dei figli: tutti, tranne la primogenita Angelita, ancora vivi. C'è persino la tomba vuota di Juanita, la sorella del líder máximo che dopo la rivoluzione divenne agente della Cia e nel 1964 fuggì in Florida dove tuttora vive probabilmente ignara dell'urna a lei riservata nella casa paterna. Ma, sorpresa, nel sepolcro familiare non ci sono lapidi né per Fidel, né per Raúl. Sull'attuale presidente dell'isola non c'è alcun segreto: il cimitero di Raúl Castro è nel quartier generale del Secondo fronte, quello che diresse durante la guerriglia, e dove già riposa sua moglie Vilma Espin, a pochi chilometri da Santiago nell'estremo Est dell'isola. Il luogo di Fidel invece è top secret. La guida che ci accompagna nella visita alla fattoria è esplicita: "Il nostro comandante Fidel non ci ha ancora informati su dove vorrà essere seppellito ".
Nel mistero c'è una pista che porta fino a la Plata Alta, dove si trovava la base di comando di Fidel Castro nella Sierra Maestra negli anni della rivoluzione, sotto il Pico Turquino, la montagna più alta di Cuba (1974 metri). Nell'iconografia rivoluzionaria è consuetudine che i comandanti riposino nei luoghi delle loro gesta. È successo così per Che Guevara, i cui resti - o presunti tali - recuperati anni fa in Bolivia sono conservati a Santa Clara, la città dove vinse l'ultima battaglia della rivoluzione. E per Juan Almeida, l'unico comandante di colore, morto nel 2009 e sepolto nel mausoleo del Terzo fronte orientale, quello che guidò. E succederà così anche per Raúl. Ma nel caso di Fidel, che compirà 89 anni il prossimo 13 agosto, è soltanto un'ipotesi, anche perché la zona della Plata Alta è impervia e, per raggiungerla, servono diverse ore di cammino a piedi sulla Sierra, un luogo difficile da visitare per discepoli e turisti. Poi c'è il cimitero monumentale di Santa Ifigenia a Santiago. Posto citatissimo su Twitter come ultima destinazione delle ceneri del comandante en jefe perché ospita, insieme alla tomba del famoso leader dei Buena Vista Social Club, Compay Segundo; anche il mausoleo dell'eroe dell'indipendenza cubana, José Marti; e i sepolcri di molti dei compagni di Fidel Castro che persero la vita durante l'assalto al Cuartel Moncada, il 26 luglio del 1953. L'azione suicida contro una caserma dell'esercito che nella storiografia castrista è ricordata come l'inizio della rivolta contro la dittatura. Si dice, ma non è altro che un rumor popolare, che Fidel abbia affermato più volte di voler riposare al lato dei martiri di quell'impresa. Infine ci sono altri due luoghi che potrebbero alla fine ospitare le spoglie del comandante per la futura memoria dei posteri. La piazza della rivoluzione all'Avana, dove ci sono il palazzo e gli uffici dai quali per quasi cinquant'anni, fino al 2006, ha gestito le sorti del Paese, e il cimitero Colon, quello monumentale della capitale cubana.
Quello che non deve stupire però è la persistenza del mistero anche ora che le sue condizioni di salute sono diventate più precarie. Tutta la vita privata di Fidel Castro è stata sempre protetta dal segreto e proibita persino ai suoi parenti. Quando negli anni Ottanta Alejandro, l'unico figlio maschio di Raúl, conobbe per caso uno dei figli di Fidel il padre, travolto dall'emozione, organizzò una cena a Varadero per festeggiare l'incontro tra i due cugini. Accadde anche che un figlio di Fidel iniziasse a corteggiare una delle figlie di Raúl durante un seminario universitario estivo perché non sapeva che era sua cugina e gli uomini della scorta furono costretti a dissuaderlo. L'ossessione per la segretezza del comandante è tale che, almeno fino a qualche anno fa, l'accesso alla sua residenza di Punto Cero, la fattoria dove vive all'Avana con la moglie Dalia, era vietato sia a Raúl e alla sua famiglia che a Ramon, il
fratello più grande. E quando la giornalista americana Ann Louise Bardach rivelò che Fidel Castro aveva, oltre ad Alina, un altro figlio segreto e non riconosciuto, Abel, con la sua interprete dall'inglese, le venne subito negato il visto per entrare nell'isola.
Inserito da Cristina Genna Blogger
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