Nell'isola di Haiti, viveva un re il cui nome era Vagoniona. Egli era il padre di tutti gli uomini. Il Sole era loro nemico, perché poteva trasformarli in alberi Mirabolani. Per proteggerli dal Sole, li aveva rinchiusi tutti, uomini, donne e bambini in due caverne, la più grande di queste si chiamava Cazibaxagua, mentre la minore si chiamava Anayauna. A guardia di queste grotte e degli uomini che vi erano rinchiusi aveva messo Machokael, che vegliava ininterrottamente durante tutto il giorno e anche durante la notte. Una volta Vagoniona, al calare del Sole, mandò sulle sponde del mare il suo più caro amico Huacani. Questi sopraffatto dalla curiosità si mise ad osservare i dintorni trattenendosi in quel luogo più del dovuto. Le prime luci dell'alba lo sorpresero e Huacani fu trasformato in un usignolo. Vagoniona rattristato per la sparizione dell'amico e ignorando che lo struggente canto dell'usignolo che sentiva presso le grotte, altro non era che il lamento del suo amico colpito da quella infelice sorte, decise di andarlo a cercare. Liberò le donne e i bambini lattanti, lasciando gli uomini da soli. Sistemò le madri e le figlie nell'isola di Matinino che dopo fu chiamata Matalino ( Martinica ). Portò con sé i bambini; questi oppressi dalla fame e dalla sete, arrivati nei pressi di una riviera cominciarono a chiamare disperati: Toa! Toa! che nel loro linguaggio infantile significava mamma! mamma! E si trasformarono tutti in ranocchi.
Vagoniona, figlio prediletto del Cielo, era il solo uomo che vagava alla luce del Sole. Cercando il suo amico Huacani, scoprì nel fondo degli abissi del mare una donna bellissima; immediatamente si lanciò nelle profondità marine per vederla; essa l'accolse tra le sue braccia e si abbandonò con lui ai diletti dell'amore. Nel congedarlo, volle dargli come regalo alcune palline di corallo nere che vennero chiamate cibe, e alcune lucidissime conchiglie dette guanini. Questi ornamenti, furono da quella volta in poi i simboli della regalità, solo il re poteva ornarsi di quegli oggetti sacri che erano appartenuti a Vagoniona, progenitore della loro razza e loro primo monarca. Gli uomini rimasti nelle grotte, erano sprofondati nello sconforto più totale, in una sola volta erano rimasti privi del loro signore, delle loro donne e dei loro figli. Nel tentativo di alleviare le loro sofferenze, col calare delle tenebre si avventuravano nella laguna; una volta, complice il chiaro di luna, videro in lontananza delle figure di strani animali dalla sagoma simile a quella delle donne. Questi esseri si arrampicavano e discendevano dagli alberi Mirabolani, come una processione di formiche; tentarono di prenderne alcuni, ma il loro corpo agile e sinuoso sguizzava via dalle loro mani come se fossero stati dei pesci. Cercarono allora tra di loro quelli con le mani nodose, ruvide e piene di calli, perché solo coloro che avevano mani così potevano sperare di avere successo nella caccia e catturare qualche esemplare di questi strani animali.
Questi uomini, detti cacicoli partirono per la caccia e riuscirono a catturare quattro esemplari che vollero sposare proprio come si fa con le donne, ma li trovarono sforniti di sesso. Convocato il consiglio degli anziani, decretarono che si cercasse l'uccello pico, un picchio reale pregiato, dal piumaggio rosso, giallo e nero: questi toccò con il suo acuto becco gli animali, che all'istante si trasformarono in bellissime donne, e dalla loro unione discesero gli uomini e le donne che fondarono il popolo Haitiano.
Inserito da Cristina Genna Blogger
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