LIBRI MALEDETTI

LIBRI MALEDETTI

Nella vita di tutti i giorni ci si può imbattere, casualmente, rovistando in antiche librerie o su bancarelle di vecchi libri, in testi pregnanti di fascino e di mistero, che celano segreti inconfessabili, fortunatamente, incomprensibili per l’ignaro scopritore, nascosti in un linguaggio ermetico, accessibile solo agli adepti. Il segreto, tuttavia, è stato violato pubblicando questi libri e, perciò, profanando frammenti di arcane conoscenze. Il profano ha comunque scorso coi suoi occhi quei misteri, per lui indecifrabili, di un’ arte regale a lui proibita. Talvolta la punizione, per chi ha strappato queste perle a quel sapere segreto, violando il Secretum, è la morte.    

 

SEGRETI CHE UCCIDONO 

Così sembra essere accaduto per i tre autori del piccolo opuscolo: "LE SERPENT ROUGE. NOTES SUR SAINT GERMAIN DES PRES ET SAINT SULPICE DE PARIS". Pierre Feugere, Louis Saint-Maxent e Gaston De Koker, infatti, morirono subito dopo la pubblicazione, tutti e tre misteriosamente. I casi furono archiviati come suicidi. Maxent e De Koker furono trovati impiccati il 6 marzo e Feugere il giorno dopo, il 7 marzo del 1967. Si suicidarono o furono assassinati da qualcuno che poi costruì quella orribile messa in scena? Certo è difficile credere che, dopo solo due mesi dall’uscita de: "Il Serpente Rosso", tutti e tre impazzirono e si suicidarono. Ma se furono uccisi, chi li assassinò e perché? Furono, forse, giudicati e condannati alla pena capitale da un tribunale iniziatico per aver violato la regola del Silentium? 

Esistono realmente Superiori Sconosciuti, che comminano pene gravissime a chi viola i segreti iniziatici? Serge Hutin racconta, a tal proposito, un fatto emblematico e inquietante: "Uno scrittore inglese, sotto lo pseudonimo di Robert Payne, pubblicò nel 1951 presso un importante editore londinese, Wingate, un’opera intitolata <<Zero. The story of terrorism>>, con la quale cercò di dimostrare che il terrore, usato sistematicamente da qualsiasi forma di regime totalitario, è sempre manovrato da quelle forze occulte che agiscono, sapientemente, dietro le quinte dei governi apparenti...  

"Alla pubblicazione del libro seguì una serie di <<coincidenze>> assai strane: prima che venisse messo in vendita, dei misteriosi emissari acquistarono tutte le copie disponibili; nonostante il carattere sensazionale delle rivelazioni contenute nell’opera, la critica della stampa ufficiale la ignorò completamente; la casa editrice che ne curò la pubblicazione, Wingate, una delle più solide di Londra, si trovò bruscamente in stato fallimentare; qualche mese più tardi, l’autore morì in circostanze misteriose. (...) La sola spiegazione possibile era che l’autore avesse scoperto l’esistenza, a livello mondiale, di governanti occulti...".   

 

NEL SEGNO DI OFIUCO 

Il piccolo testo de: "LE SERPENT ROUGE" è in lingua francese. Fu scritto nell’Ottobre del 1966 e pubblicato il 17 di Gennaio del 1967. Si presenta composto da tredici strofe. Ogni strofa corrisponde ad un segno dello zodiaco. La tredicesima, la terz’ultima in ordine di apparizione, è simbolizzata da Ofiuco o Serpentario.  

Il linguaggio è oscuro, simbolico. E’ tutto un puzzle da interpretare man man che se ne ordinano i pezzi. Il suo contenuto è un segreto di incredibile portata, che ci riconduce ai misteri di Rennes-Le-Château e ad altro ancora. Ecco un passo del misterioso testo tradotto da Stefano Momentè: 

"… Le pietre del mosaico che pavimentava il luogo sacro potevano essere alternativamente bianche o nere, e Gesù, come Asmodeo, osservava i loro allineamenti. Il mio sguardo sembrava incapace di vedere il letto dove era distesa la meravigliosa addormentata. Non fu Ercole con magici poteri, a scoprire come decifrare i misteriosi simboli incisi dagli osservatori del passato. Nel santuario c'era l'acquasantiera, fontana d'amore dei credenti rammentante queste parole: CON QUESTO SEGNO TU LO VINCERAI. (…). 

…Maledicendo i profanatori nelle loro ceneri e quanti vivono sulle loro tracce, uscì dall'abisso dove era immerso mostrando il gesto d'orrore: "Ecco la prova che del sigillo di SALOMONE io conosco il segreto, che xxxxxxxx di questa REGINA ho visitato le dimore nascoste". A questo, Amico Lettore, stai attento a non aggiungere o rimuovere uno iota ... Medita, medita ancora, il vile piombo del mio scritto contiene forse l'oro più puro". 

Anche la data della sua pubblicazione, il 17 di Gennaio, nasconde un segreto. E’ un data che ricorre con insistenza nei fatti di Rennes, infatti, un 17 di Gennaio muore la marchesa d'Hautpoul, Marie de Nègre d'Ablès, contessa di Blanchfort. Sempre un 17 Gennaio Sigibert IV, figlio di Dagobert II°, giunge a Rennes-Le-Château, due avvenimenti questi che sono determinanti nelle vicende di quel luogo emblematico.  

La festa di San Sulpice cade pure il 17 di Gennaio, che è anche il giorno in cui ebbe il malore, che lo porterà alla tomba, il parroco di Rennes, don Bérenger Saunière (1852-1917), grazie al quale si creerà la leggenda di quel piccolo paesino posto su una collina, nel dipartimento dell’Aude, in Linguadoca. Boudet modificherà la data di decesso di Jean Vié, suo predecessore come abate a Rennes Les Bains, avvenuto l’1 Settembre, in 1er 7bre, ancora un misterioso 17. La fatidica data ricorre ancora tante altre volte, come un oscuro rebus tutto da decifrare. 

Cosa rivelerebbe di tanto grave "Il Serpente Rosso"? Qualcosa che potrebbe creare un putiferio in certi ambienti. Segreti custoditi fino ad oggi così gelosamente, anche con la morte. Forse, cercare di decifrarlo interamente è un grande rischio, forse, è preferibile che il contenuto del misterioso testo torni ad essere sepolto nell’abisso dei secoli dai quali proviene col suo terribile segreto.   

 

 

GIUSEPPE COSCO