In questo periodo mi sto documentando moltissimo sul Giappone Misterioso, per completare il mio prossimo libro, appunto sui misteri e il folklore del Sol Levante. Oltre al materiale strettamente collegato alla futura pubblicazione, sto recuperando tantissime informazioni sulla scena criptoozoologica Nipponica che è molto vivace e varia, nonostante sia poco divulgata in Occidente. Ho già scritto qualcosa in proposito, ma non sapevo che anche una delle icone nazionali Nipponiche, il Monte Fuji, celasse criptidi di tutto rispetto, in grado di sostenere il confronto con i più conosciuti "colleghi" occidentali.
Alle pendici settentrionali della montagna si trovano, disposti ad arco , i "Cinque Laghi del Fuji" (Fujigoko). Formatesi grazie alle antiche colate di lava (il Fuji è in realtà un vulcano) che sbarrarono il corso di fiumi e torrenti, i cinque laghi sono noti con i nomi di Kawaguchi, Motosu, Saiko, il piccolo Shoji e il più esteso, il lago Yamanaka. Il complesso dei Fujigoko è una rinomata meta turistica ma anche, secondo molti, la casa di una misteriosa e bizzarra creatura acquatica.
Per anni, i pittoreschi laghi sono stati lo scenario per gli avvistamenti di un essere (o più di uno) non meglio identificato, che è stato affettuosamente battezzato Mossie ( モッシー in Giapponese), nel tentativo di emulare il celeberrimo Nessie, il Mostro di Loch Ness. Mossie, in molti racconti, viene descritto come un enorme animale acquatico, lungo fino a 30 (!) metri, con un dorso gibboso e ricoperto di squame, simile a quello di un coccodrillo o di un alligatore. Alcune testimonianze parlano anche di una pinna dorsale, non dissimile da quella degli squali, ma la maggior parte dei testimoni racconta soltanto di enormi sagome nere che nuotavano sotto il pelo dell'acqua, senza particolari chiaramente visibili. Inoltre, sembra che Mossie sia molto più attivo al crepuscolo, momento in cui sono stati fatti la stragrande maggioranza degli avvistamenti.
La vicenda del presunto mostro lacustre, cominciò a uscire dai confini locali intorno agli anni '70, quando avvenne una vera e propria valanga di avvistamenti. L'idea che un mostro acquatico si aggirasse alle pendici del monte più famoso del Paese, solleticò non poco l'interesse dell'opinione pubblica e, di riflesso, dei media. La gente cominciò a riversarsi a frotte sulle sponde dei Fujigoko, in cerca non solo della bellezza che la Natura ha donato a quei luoghi, ma anche dell'opportunità di intravedere, almeno una volta, il mosto lacustre.
Al culmine di questa esaltazione, flottiglie di imbarcazioni percorrevano gli specchi d'acqua in lungo e in largo. I pescatori locali decisero di catturare la creatura, di qualunque cosa si fosse trattato. Per molti giorni consecutivi, lunghe e robuste reti furono piazzate nei passaggi chiave dei cinque laghi, nella speranza di riuscire ad intrappolare la bestia. Quando i pescatori ritirarono le reti, rimasero sbalorditi. Di Mossie non vi era traccia ma molte reti, robustissime e realizzate con materiali di ottima qualità, furono recuperate letteralmente dilaniate, come se un gigantesco animale le avesse ridotte a brandelli per liberarsi. Secondo i locali, nessun animale conosciute che abitasse i laghi era in grado di commettere materialmente quello scempio.
Nel frattempo, alcune delle imbarcazioni che battevano la superficie, effettuarono strane letture sugli ecoscandagli. Il comandate di una di queste barche affermò di aver, ripetutamente, agganciato un segnale sonar dalle dimensioni inspiegabili: quasi 25 metri di lunghezza! Altri natanti riferirono di aver registrato il contatto con gruppi di oggetti di grandi dimensioni, che si spostavano assieme, in maniera incompatibile con quella dei normali banchi di pesce.
Un testimone, Ken Yanoguchi, sostenne di aver avuto un incontro estremamente ravvicinato con la creatura, proprio nel 1970. Il signor Yanoguchi era a pesca con una piccola barca, sul lago Saiko, quando la chiglia urtò qualcosa. Subito Yanoguchi pensò si trattasse di un tronco d'albero e si sporse per controllare. Si trovò però di fronte a una grande creatura a lui sconosciuta, che stazionava a pelo d'acqua, facendo emergere la schiena. La parte in superficie venne descritta come di colore nero e di aspetto gommoso. Nell'insieme l'animale sembrava simile a una sorta di gigantesco pesce o a un cetaceo. Ma, come poteva un cetaceo trovarsi nelle acque di uno dei Cinque Laghi del Fuji? Yanoguchi raccontò che, dopo poco, lo strano animale si inabissò lentamente, assolutamente non turbato dalla presenza dell'uomo, sparendo dalla vista.
Gli avvistamenti continuarono anche per tutti gli anni '80 e, nell'ottobre del 1987, venne scattata anche una fotografia. L'autore, tale signor Yoneyama, si trovava assieme ad altre tre persone a scattare foto al lago Saiko (di nuovo) e agli immediati dintorni, quando notò un insolita agitazione al centro dello specchio d'acqua. L'agitazione era dovuta a una figura scura che si stava immergendo, descritta come la parte posteriore di una creatura, dall'aspetto squamoso. La parte che fu brevemente visibile era, secondo i testimoni, lunga dai 3 ai 5 metri. Yoneyama scattò anche una foto che, purtroppo, non fu quasi di nessun aiuto, mostrando solo una grossa figura scura e indistinta. La frequenza degli avvistamenti andò diminuendo nel corso degli anni successivi ma, un gruppo con base nel villaggio di Kamikuishiki, continuò a indagare sul fenomeno Mossie fino al 2005.
Gli avvistamenti di Mossie sono stati registrai in tutti e cinque i laghi del Fuji. La cosa, è facilmente spiegabile in quanto, data la natura vulcanica dei bacini, essi risultano collegati tra loro da canali e passaggi. Quello che invece risulta più difficile spiegare, è la presenza di un animale di tali dimensioni in un complesso lacustre relativamente giovane. I Laghi del Fuji infatti hanno visto la luce soltanto durante l'attività vulcanica avvenuta tra il nono e il decimo secolo! Difficilmente in specchi d'acqua così giovani si può essere evoluta parallelamente una forma di vita di tali dimensioni. Inoltre, la mancanza di sbocchi verso il mare, smentisce l'ipotesi che "qualcosa" possa essere risalito dall'oceano fino ai laghi per poi insediarvisi. Inoltre, molte delle specie di pesci che abitano i cinque laghi sono state introdotte dall'uomo, e quindi molto ben conosciute. Difficilmente Mossie potrebbe essere uno di loro. La teoria più accreditata è che si tratti di qualche esemplare di storione o siluro (pesci che raggiungono tranquillamente dimensioni ragguardevoli) introdotto illegalmente o per errore, a cui la suggestione ha gonfiato le misure in maniera incontrollata.
Quale che sia la vera natura del "Mostro dei Fujigoko", gli avvistamenti continuano sporadicamente. Ci troviamo veramente di fronte a una creatura ancora sconosciuta? I testimoni giurano che è così, che non si tratta di pesci conosciuti, magari di dimensioni abnormi. Pesce gigante o mostro sconosciuto che sia forse, in questo momento, Mossie sta placidamente nuotando in uno dei Cinque Laghi, tagliando con la sua scia l'immagine del Monte Fuji riflessa nell'acqua.
Inserito da Cristina Genna Blogger
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